Davvero notevole! Stampando la mappa del cielo di oggi 3 novembre nel cielo compare una forma netta e significativa.
Si forma a metà giornata un esagono o stella a sei punte che è una forma geometrica molto particolare. Tutto si collega a Re Salomone e a suo figlio David al quale è stato regalato uno scudo magico con questa forma per proteggersi dalle energie negative.
Sappiamo che Re Salomone era un Re saggio, che seguiva gli insegnamenti magici dell'esoterismo e della Dea Madre perché era un iniziato.
La formazione di oggi mi lascia davvero a bocca aperta, anche perchè riscontro la stessa formazione nel mio Tema di Nascita che nel Tempo, ho scoperto, ha sempre cercato di indicarmi ed indirizzarmi verso studi e conoscenze sapienziali più alte.
La cosa interessante è che la stella di David (usata successivamente come simbolo ebraico) si forma mediante la contrapposizione in senso opposto di due triangoli: uno che rappresenta il maschile e l'altro il femminile.
Ci suggeriscono che l'unione delle due forze crea l'Uno e quindi la completezza.
Le strutture midollari di questa formazione celeste sono le opposizioni tra Venere in Vergine e Nettuno R in Pesci, di cui abbiamo parlato pochi giorni fa, la Luna in Cancro opposta a Plutone in Capricorno e l'opposizione del gruppetto Sole-Marte-Mercurio in Scorpione con Urano R e Giove R in Toro.
Interessante che la colonna vertebrale di questa stella a sei punte che richiama la Legge Universale dell'Ottava, si regga su dialoghi di tensione: come se volesse indicarci che solo liberandoci da blocchi mentali, energetici ed emotivi possiamo entrare in connessione con le energie superiori, vibrare ad una frequenza più alta e raggiungere una qualità energetica di vita realizzativa.
Gli attaccamenti rimangono l'osso duro da eliminare, perché ci rendono prigionieri di legami e situazioni che non sono per noi benefiche e che non rappresentano in alcun modo una forma di benessere e amore.
Gli attaccamenti sono rispetto ad una relazione affettiva ormai finita, a denaro, a beni materiali, a ruoli e posizioni sociali ma anche a persone che hanno lasciato il corpo e che non riusciamo a lasciar andare nella luce.
Ogni attaccamento, cioè ogni volta che noi tratteniamo qualcosa o qualcuno alimentiamo la densità e la densità è quella che si riverbera poi nella nostra vita e che percepiamo come fatica, tristezza, dolore, insoddisfazione e blocco della nostra realizzazione di vita.
L'Universo ci parla e ci indica la via ma siamo noi che dobbiamo aprire occhi e orecchi.
Tornano qui le parole sacre di Ermete Trismegisto: “Per chi ha occhi per vedere e orecchi per sentire”...
Vi accorgete dei segnali?
“..e quindi uscimmo a riveder le stelle”
Liana
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